Recensioni
Da un ramo spezzato, prosciugato, sbattuto dalle correnti del fiume Auser; da un tronco profondamente inciso col passare del tempo, la pittrice Annamaria Buonamici coglie l'ispirazione del suo ultimo lavoro, dando forma alla storia di quel ramo, di quegli arbusti, che lei, solo lei riesce ad intuire, a cogliere.
Questa sostanza plastica, lignea, vitrea, sassosa, si anima sulla vetroresina quasi ad officiare il legame Divino che lega l'uomo con la terra.
La materia si frasforma così in sentimento espresso, compiendo quel salto tra ciò che abbattuto, abbandonato, consumato, sofferto, gioito, vessato, rimane a ricordo di un vissuto che non muore ma, riprende vita, si trasmuta, per offrire l'Eco positivo, che anima la storia dal primitivo che è in ognuno di noi al contemporaneo, imbrigliato dai colori vivaci, metallici, taglienti con cui Annamaria, con padronanza tecnica e sicura ispirazione trasforma, indica, trasmette, sollecita il messaggio chee ogni simile conosce...
siamo solo fango, argilla in cui Qualcuno ha immesso un soffio divino e da questo e con questo è accompagnato nei vari momenti anche quando è trascinato dalle correnti più rapide, più torbide, in attesa di saltare su un greto o di adagiarsi in un meandro per poi essere di nuovo colto, di nuovo letto...
Patrizia Baldi