Recensioni
[...] Annamaria riesce a rappresentare sì la natura, ma anche a trasgredirla, facendola assurgere a simbolo dell'immaginario collettivo. L'uso di materiali poveri comela vetroresina favorisce questa specie di gioco che ella instaura con la realtà, che traduce in linee contorte, grumi di rami secchi, composizione e scomposizione che danno l'imput ad un processo fiabesco.
Non è un caso se le sue rappresentazioni siano servite per illustrare una fiaba per bambini dal Titolo "L'albero dell'immortalità" e che si siano integrate perfettamente con la prosa e la poesia.
Oggi il suo personale quanto difficile modo di "fare arte" ha superato il procedimento tecnico in senso stretto della parola e si capisce come riesca a dominarlo per far trasparire un suo mondo interiore quanto mai ricco e con un pizzico di ingenuità ancora fanciullesca.
Faustina Tori