Presentazione per la mostra "d'ACQUA" (2010 - personale)


Acqua come elemento primordiale. Del resto siamo tutti originati dall’acqua. I nostri antenati di milioni di milioni di anni fa, erano esseri acquatici. Il ritorno all’acqua è, per certi versi, un ritorno alla vita.
Non è per caso quindi che Anna Maria Buonamici abbia intitolato questa mostra: “D’acqua”. Non è per caso perché il rapporto che la pittrice lucchese ha con questo elemento vivificatore è del tutto particolare. Nata a due passi, proprio due passi, dal fiume, ha subìto l’influenza di una quotidiana vicinanza. Le lunghe passeggiate con la madre sulle rive dell’incombente presenza ormai diventata familiare, non ossessiva e invadente, furono essenziali per la scoperta di un mondo, quello legato al fiume, all’acqua, capace di nascondere e svelare intimi segreti.
Sensazioni che la Buonamici, una volta scelta la via della creatività, si è ritrovate come reminiscenze emotive che la sua sensibilità ha trattato in opere pittoriche. Le piante abbarbicate con voluttà alla terra, i residui di esse capaci di esprimere una vitalità che deve contemporaneamente all’acqua la propria energia e le capacità di lotta, gli straccali che portano in sé la storia che all’acqua è legata, sono i soggetti preferiti della pittrice che, avvalendosi di una tecnica originale, ce li propone carichi di quell’afflato umano che li rende pressanti e suadenti.
La Buonamici è pittrice genuina, non sovrastrutturata, non alla ricerca di facili espedienti per piacere. La sua pittura è istintiva e al tempo stesso meticolosa e questo connubio è il segreto della corposa espressività delle sue opere che non concedono nulla al facile gusto.


Mario Rocchi